Black&White Music Angels

Black&White Music Angels

Δευτέρα 28 Ιουνίου 2010

John Martyn


John Martyn nasce con il nome di Iain David McGeachy l’11 settembre del 1948 a New Malden, nel Surrey inglese, da una famiglia di musicisti. Trascorsa a Glasgow, in Scozia, l’infanzia e l’adolescenza, a 17 anni inizia la carriera professionistica che giunge ad una svolta quando decide di trasferirsi a Londra e di frequentare i folk club della capitale: lì lo nota Chris Blackwell, patron della Island Records, che lo mette subito sotto contratto. Nel 1967 arriva il primo album, intitolato LONDON CONVERSATION e ancora molto influenzato dallo stile di chitarra folk di Davey Graham e Bert Jansch. Fioccano, da parte di certa stampa, i paragoni con Bob Dylan: forse anche perché, conosciuta e sposata la cantante Beverley Kutner, Martyn si trasferisce a Woodstock, collabora con Levon Helm della Band e incide con la moglie due dischi, STORMBRINGER e ROAD TO RUIN, influenzati dal cantautorato americano come dal jazz e dal rhythm&blues. Il sodalizio artistico ha tuttavia poca fortuna e Martyn ricomincia a incidere a suo nome, sviluppando nel contempo un forte legame professionale e umano con l’ex contrabbassista dei Pentangle Danny Thompson. Sono i tempi dei primi eccessi alcolici ma anche dei migliori dischi in carriera, BLESS THE WEATHER e SOLID AIR (la cui title track è ispirata a Nick Drake, suicida di lì a poco), stupende e innovative fusioni di folk acustico, jazz e chill out ante litteram che introducono il caratteristico suono effettato e vibrante della chitarra trattata con l’echoplex, un vero e proprio marchio di fabbrica dell’artista. Lo sperimentale INSIDE OUT e il più morbido SUNDAY'S CHILD, ispirato alle gioie della paternità, non ottengono successo: Martyn, frustrato dal music business, si autoproduce e vende da casa sua, per corrispondenza, l’album dal vivo LIVE AT LEEDS. Nel frattempo, però, cade nella spirale dell’alcolismo iniziando a complicare anche la sua situazione sentimentale. L’album ONE WORLD, pubblicato nel 1977 e fortemente influenzato dal periodo trascorso in Giamaica alla corte del leggendario produttore reggae Lee “Scratch” Perry, vede la presenza in studio di Steve Winwood ma non migliora la situazione. Droga e alcol hanno la meglio e Martyn ricompare soltanto nel 1980, dopo aver divorziato, con lo splendido e amaro GRACE AND DANGER, prodotto da Phil Collins, da sempre accanito fan del chitarrista. Un successivo cambio di etichetta lo porta alla WEA dove dischi come GLORIOUS FOOL e WELL KEPT SECRET mostrano un progressivo indebolimento della vena creativa. Poi, registrato un altro live “casalingo” (PHILENTROPY), Martyn torna alla Island per pubblicare altri titoli di alterna qualità: ma le grandi speranze commerciali riposte nell’album PIECE BY PIECE si rivelano nuovamente disattese, e l’artista ripiomba nella depressione e nelle consolazioni alcoliche. Nel 1992 esce COULDN'T LOVE YOU MORE, raccolta di canzoni reincise in versione deluxe con la collaborazione di amici vip come Collins e David Gilmour: Martyn, però, è insoddisfatto degli arrangiamenti troppo commerciali e rimescola le carte pubblicando poco dopo un progetto analogo sotto il titolo di NO LITTLE BOY. Con AND. (1996) arriva la svolta decisa verso un’originale forma di trip hop cantautorale che dà l’impronta, nel 1998, anche all’ottimo album di cover THE CHURCH WITH ONE BELL, dove Martyn reinterpreta il blues e Randy Newman ma anche giovani autori come Ben Harper e i Portishead. Nel 2000 tocca a GLASGOW WALKER e alla ballata “You don’t know what love is” che il regista Anthony Minghella inserisce nella colonna sonora del film “Il talento di Mr. Ripley”. L’anno seguente Martyn entra inopinatamente nella classifica dei singoli inglesi, prestando la voce a “Deliver me” di Sister Bliss, versione dance di un vecchio successo dei Beloved. Poi, nell’aprile 2003, il dramma: una caduta apparentemente innocua provoca un’infezione ad una gamba che richiede un’amputazione chirurgica al di sotto del ginocchio. Ma Martyn si riprende anche da questo colpo: dopo pochi mesi di riabilitazione è di nuovo sul palco e nell’aprile 2004, ad un anno esatto di distanza dall’incidente, pubblica l’album ON THE COBBLES con ospiti Paul Weller, Mavis Staples e l’ex Verve Jim McCabe. Nel 2008 la Universal, depositaria del marchio Island, lo omaggia con un cofanetto di 4 cd, AIN’T NO SAINT, contenente materiale in studio e dal vivo in gran parte inedito.
Scompare il 29 gennaio del 2009, per cause che non vengono rivelate: a darne l'annuncio è il sito ufficiale dell'artista.

Δεν υπάρχουν σχόλια:

Δημοσίευση σχολίου